SPOT TV CON FRANCESCA FAGNANI (clicca qui) realizzato nell'ambito della Campagna di comunicazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco e del Ministero della Salute sull'uso consapevole degli antibiotici.
La resistenza agli antimicrobici è il fenomeno per il quale un microrganismo risulta resistente all’attività di un farmaco antimicrobico, originariamente efficace per il trattamento di infezioni da esso causate.
Le cause alla base della diffusione di infezioni da germi multiresistenti sono molteplici, ma un ruolo importante lo gioca l’uso inappropriato di antibiotici e altri antimicrobici negli esseri umani, negli animali e nelle colture, così come la diffusione di residui di questi farmaci nel suolo, nelle coltivazioni e nell’acqua.
Negli ultimi anni l’utilizzo eccessivo e spesso improprio di antibiotici ha portato al manifestarsi di situazioni di resistenza a questi farmaci, destando crescente preoccupazione a livello europeo e mondiale, poiché a causa dell’insorgenza di ceppi batterici resistenti alla terapia antibiotica, farmaci in passato considerati di prima scelta per il trattamento di alcune infezioni, attualmente non sono più efficaci. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’antimicrobico resistenza (AMR) rappresenta, oggi, una delle maggiori minacce per la salute pubblica, a causa dell’impatto epidemiologico ed economico del fenomeno .
Le proporzioni di resistenza nelle 12 principali combinazioni di batteri si attestano intorno al 20% nei paesi OCSE, il che significa che un’infezione su cinque ora è causata da superbatteri . Ogni anno, circa 79.000 persone perdono la vita a causa di infezioni resistenti nei 34 paesi dell’OCSE e dell’UE/SEE, in Italia si registrano 11mila morti per antibiotico-resistenza . Ciò corrisponde a 2,4 volte il numero di decessi dovuti a tubercolosi, influenza e HIV/AIDS insieme nel 2020. Gli anziani sopportano il peso maggiore del bilancio delle vittime della resistenza antimicrobica, con circa due decessi su tre dovuti alla resistenza antimicrobica che si sono verificati tra le persone di età superiore ai 65 anni. Anche i bambini sono a rischio. I ceppi resistenti di tre batteri - Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Staphylococcus aureus – sono i principali responsabili del peso della resistenza antimicrobica. Il Ministero della Salute ha predisposto un nuovo “ Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2022-2025 ” , che si propone di fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per contrastare il fenomeno dell’antimicrobico resistenza a livello nazionale, regionale e locale.